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24 Dicembre 2012  giuseppe rossi  Marigliano (Napoli)  Progetto Gaia 
Rispondi INVIA UN TUO MESSAGGIO CON LO STESSO TITOLO   richiesta di ascolto da un animalista vegetariano
Le 100 proposte di condivisione per l’Italia di una famiglia qualunque. Ci possiamo salvare!
Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta. (Buckminster Fuller)
Se possibile, richiesta di lettura, parere ed eventuale diffusione. Grazie comunque. Auguro ogni bene personale, familiare, sociale.
Non si inizi nessun discorso senza mostrare per prima cosa umiltà. "Io sono ignorante, un pover'uomo", è così che cominciano tutti i discorsi. "Io non so nulla più di voi che siete seduti intorno a me, ma io vorrei offrirvi il mio umile parere".(Allen C. Quetone, popolo Kiowa)
La Questione Morale nel “Paese delle Meraviglie”.
Se vuoi peccare, pecca contro Dio, non contro la burocrazia; Dio ti perdonerà, ma non la burocrazia. (Hyman George Rickover)
Oggi l’Italia è stanca perché infettata nella sua coscienza etica da pifferai magici che ci stanno facendo affogare in un mare di melma. E’come un corpo umano debilitato da una malattia e questa malattia è morale. Dunque ancora più difficile da curare. L’Italia oggi è un Paese alla rovescia: la scuola non è per gli studenti ma per i professori, la sanità non è per i malati ma per i baroni universitari, la giustizia non è in funzione dei cittadini ma degli avvocati e dei magistrati ma soprattutto lo Stato non è per i privati ma per i funzionari statali. Il “Pantalone” di cui tanto si parla è l’impresa manifatturiera privata (che lavora al 70 per lo Stato) ma anche pubblica, che si “ammazza di lavoro” per pagare “esuberi” di stipendi e dipendenti. Si dunque al pareggio di bilancio nella Costituzione. I dipendenti pubblici vanno pagati con i tagli dei super stipendi, con le tasse eque, e, non con la tassa della tassa ovvero l’anatocismo del debito statale. La crisi economica è stata causata da una sperequazione tra imprese piccole e medie che sostengono il debito (formiche) e le PA che hanno causato tale “mostro” (cicale) nonché dalla disparità di garanzie lavorative e trattamento retributivo e previdenziale tra dipendenti di aziende produttive e dipendenti pubblici ( boiardi innanzitutto e politici compresi). Questo bisogna dirlo a chiare lettere!! Improvvisamente dovremmo introdurre una rivoluzione di pensiero. Dovremmo affermare: che il benessere personale è legato a quello altrui; che non bisogna piangere e disperarsi (spendendo energie inutili) pensando che il debito statale è servito proprio a pagare lauti vitalizi, stipendi, diarie e liquidazioni a burocrati e politici della “spartitocrazia” ma che si deve avere il coraggio di chiedere il maltolto; che con l’uscita dall’euro avremo un calo del potere d’acquisto del 40%; che la fortuna dei potenti si costruisce sull’incuria e l’incompetenza dei sudditi; che l'onore viene dalla diligenza, la ricchezza dall'economia (proverbio cinese); che siccome non abbiamo risorse materiali prime dobbiamo valorizzare quelle umane; che i ricchi sono sempre meno e sempre più ricchi mentre i poveri stanno rapidamente e abnormemente aumentando;che un forte governo centrale UE con un Europa federata è l’unico modo per salvarci da questa “repubblica delle bananas” con i suoi ricchi”sazi e disperati” e i suoi poveri rassegnati da decenni di corruzione e abbandono; che circoli esclusivi, clan malavitosi e massoniche logge …. si possono sloggiare; che bisogna tutelare i 3 punti di forza dell’Italia, ovvero la manifattura, il turismo e il risparmio privato; che ci vuole competenza non compiacenza; che bisogna conoscere qualcosa non qualcuno; che è fondamentale un diffuso controllo sociale e del territorio anche da parte di organizzazioni di cittadini; che i tagli della spesa pubblica non devono significare riduzione dei servizi ma dei privilegi; che le abilità diverse e i diversamente giovani devono avere la stessa voglia di vivere di jovanotti, ciofani e normodotati; che i piccoli e medi imprenditori non possono essere mucche da mungere e limoni da spremere; che il reddito e le rendite devono provenire dal lavoro che deve avere uguali garanzie per tutti (pubblico e privato) e non dalla furbizia e cinismo dei procacciatori di rendite di posizione tramite lobbies parlamentari; che non devono considerati essere ne molto ottimisti ne molto ingenui coloro che pensano di pianificare un futuro migliore per Italialand; che non bisogna essere debole con i forti e forte coi deboli; che gli affari non si possono condurre senza regole, senza un’etica profonda e senza solidarietà verso i disagiati e disabili di vario tipo; che i diritti personali camminano sulle gambe dei doveri familiari, sociali, civici e politici; che la politica (che dovrebbe essere un alta forma di carità) senza principi è un pragmatismo senza speranza terrena e celeste; che la cittadinanza attiva deve scalzare sia i tecnici per ricchi che i burocrati per caste; che siamo tutti sulla stessa barca perché tutto è collegato (effetto farfalla); che se si vuole ottenere una decrescita felice bisogna fermare il declino non solo economico ma anche etico; che bisogna premiare gli imprenditori perché creano posti di lavoro; che si può fermare lo stillicidio di imprenditori e disoccupati suicidi; che bisogna regalare una speranza ai nostri figli e nipoti riducendo non solo il debito ma anche l’impatto ambientale e la sofferenza sociale. Proprio per questa disperazione latente e diffusa ora è molto più difficile del dopoguerra. Per questo, tutti noi, dobbiamo intervenire subito. Intervenire non solo nel proprio orticello ma essere protagonisti del bene del prossimo, del bene comune. Per salvare il futuro terreno ed eterno ci vuole l’apertura agli altri, altrimenti oggi più che mai il “bel Paese” sarà rappresentato dal tricolore alternativo: gente al verde, morti bianche e conti in rosso. Al momento è al 71esimo posto tra i Paesi meno corrotti (a pari merito con la Tunisia) e al 21esimo posto tra i Paesi dove si vive meglio (al primo ce la Svizzera seguita dall’Australia e Norvegia). La crescita morale ed economica dunque non deve essere ne un auspicio, ne uno slogan, ma l’unica alternativa per una vita qualitativa e quantitativa (lunga e degna di essere vissuta).
I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale. Woody Allen
In tal senso una questione fondamentale è quella di prodigarsi per far aumentare la sensibilità dei cittadini nei confronti dei reati ambientali, delle attività produttive eco-compatibili, e dell’indipendenza energetica dall’estero come base per lo sviluppo di tutte le attività di produzione di beni e servizi. In pratica se consideriamo l’Italia come una famiglia, è auspicabile che i soldi per energie e materie prime rimangano nel mercato interno per arricchire imprese nostrane per la produzione di energie rinnovabili (è possibile la nascita di minimo 200mila nuove Irpef e partite Iva stabili tra costruttori, installatori e manutentori di minieolico, fotovoltaico, ecc.) invece che foraggiare i magnati russi e gli sceicchi arabi con tutti i costi che ne conseguono: compresi quelli bellici e psicologici visto che tali nababbi “ci tengono per le palle” (basta solo considerare i disonorevoli oltre che immorali asservimenti ai Putin e Gheddafi di turno). Il tutto in attesa dei paperoni cinesi, indiani e brasiliani. Molti dei quali hanno profitti esorbitanti grazie a uno sfruttamento della manodopera (oltre che ambientale) che farebbe impallidire qualsiasi caporalato nostrano. Altro fattore fondamentale è il ruolo dello Stato nell’economia che deve essere quello di controllare e non di gestire inefficacemente le attività produttive ( con la nazionalizzazione di interi settori dell’economia). In ogni settore economico cioè ci deve essere concorrenza tra aziende statali (che devono essere rese unità economiche cioè vivere senza aiuti centrali) e private, per poter così procurare all’erario un cospicuo introito di denaro cosi da ridurre il debito pubblico (il ricorso ai titoli di Stato), grazie alla max semplificazione di appesantiti carrozzoni clientelari (voto di scambio tra politicità e mafiosità). Un “pachiderma” quello del prestito pubblico ( arrivato ad essere il quarto del mondo e ¼ di quello UE), scaricato per decenni sui governi successivi, servito solo come consenso elettorale insieme a sprechi di spesa (con gonfiaggio di piante organiche e di spese d’appalti a favore di amici e di amici degli amici) e al rinvio al massimo possibile della tassazione dei ceti alti e delle varie caste pubbliche. Si, dai Paesi anglosassoni, quelli che ci hanno insegnato la democratica separazione dei 3 poteri (grazie al “quacchero” William Penn) dobbiamo importare il libero mercato ben difeso dal Governo sia da monopoli pubblici che privati ma non gli eccessi “smithiani” ( edonismi “reaganiani”) e keynesiani (“buonismi roosveltiani”). In pratica, non imitare il modello sociale classista estremizzato con relativo abbassamento del livello di protezione sociale ma neanche arrivare a scaricare i prestiti pubblici sulle generazioni future per mantenere un esasperata e inefficace statalizzazione.
“Legge di Murphy sulle burocrazie. Se qualcosa può andar male, lo farà in triplice copia”. Arthur Bloch.
Da un commento di un internauta nel sito Polisblog. I politici sono solo la punta dell’iceberg. Gli alti papaveri pubblici percepiscono appannaggi molto superiori ai politici, ma nessuno ne parla.Nessuno ne parla perché questo governo è la loro emanazione: l’emanazione dei topi nel formaggio, quelli che dal 1992 ormai fanno il bello e cattivo tempo nel nostro paese, appropriandosi delle risorse pubbliche in concorrenza spesso vittoriosa con i politici. Le retribuzioni (e le relative pensioni, quando ci andranno) di costoro, dai dirigenti, ai componenti del consiglio d’amministrazione delle municipalizzate, ai magistrati, sono anch’esse superiori a quella del presidente degli Stati Uniti, la povertà a cui stanno destinando il resto del paese è avvilente.Siamo vicini alla presa della Bastiglia?
Cosa (nostra) pubblica.
“Lo sguardo del banchiere ha qualcosa di quello degli avvoltoi e degli avvocati: è avido e indifferente, chiaro e scuro, brillante e cupo”. Honoré de Balzac
Le banche sono più pericolose degli eserciti. (Thomas Jefferson)
Le banche italiane con i soldi prestati a 3 anni a tasso molto agevolato dell’1% della Bce (circa 270 miliardi) fanno credito allo Stato (cioè alle PA ma in ultima analisi a noi cittadini) a un interesse finanche del 6% quindi ci vanno a guadagnare grazie allo spread un 5% in più. Inoltre prestano in modo più diretto soldi ai cittadini a tassi altrettanto elevati. In particolare mutui casa alle famiglie (a maggio 2012 il tasso medio di interesse sui prestiti alle famiglie che vogliono acquistare un abitazione si è attestato al 4,12%) e prestiti alle piccole e medie imprese (l’interesse medio sui crediti alle aziende italiane è al dicembre 2012 del 5,5%). O meglio dovrebbero farlo però ce un però, ovvero ce l’atavica indole usuraia che fa investire i capitali lì dove ce la più alta remunerazione e il più basso rischio cioè sui titoli di Stato (a meno che non ci sono super deficienti super pagati top manager che fanno gli avventurieri investendo in titoli tossici), perché lo Stato difficilmente può fallire soprattutto se al Governo ci sono uomini che sono emanazione del potere creditizio e che fanno di tutto per rendere solvibili (esigibili) i titoli di debito statale. Quel tutto sta a significare aumentare la tassazione non sulle banche e altri patrimoni (terrieri, edilizi, aeronavali, quote di grandi imprese, ecc) dei proprietari delle banche ma sul ceto medio e sulle piccole e medie imprese (molte delle quali soprattutto artigiani e commercianti non godono neanche della cassa integrazione), cioè sui proprietari di un'unica abitazione e di un'unica azienda. Inoltre hanno anche l’indole ipocrita perché acquistando i titoli di Stato “pigs” (maiali) italiani al 5,6,7% si ergono anche a paladini della patria. Un gesto nobile che di nobile ha ben poco perché lo spread comunque non si abbatte ma soprattutto perché loro hanno approfittato di scellerati governi politici di decenni passati che per fini elettorali (ricordate Pli, Pri, Dc, Psi, Psdi?) che alle tasse più dirette e visibili sui cittadini per far funzionare le PA hanno preferito scaricare (posticipare) sui governi successivi il “bubbone” (o per meglio dire “cerino acceso”) degli interessi sul debito contratto dalla “cosa pubblica” (che ha sfondato nel dicembre 2012 quota 2 mila miliardi). Tale supertassa scaricata sulle generazioni future ovviamente è andata a rimpinguare non tanto i “bot middle people” ma soprattutto i patrimoni di ricchi azionisti imprenditori industriali e finanziari (leggi banchieri) esteri e italici, cioè dei principali finanziatori del debito statale creato da politici che hanno preferito durare il più a lungo possibile per arraffare il più possibile con tangenti da straforo e stipendi (e relative pensioni) che hanno sforato il buon senso e la responsabilità etica. La logica dell’ economia etica doveva essere che gli onesti lavoratori italici dovevano far funzionare le PA virtuose dello Stato con una tassazione accettabile mentre ci siamo ritrovati a far funzionare un indebitato Stato dispendioso (per colpa di clientelari e corporativi politici sanguisuga) e dunque creditori banchieri speculatori con una tassazione insopportabile, indecente, oppressiva, immorale, e via dicendo. Come dovrà reagire dunque il prossimo Governo? Semplice! Chiedendo in modo coatto (ma normato ovviamente) il conto ai politici e boiardi o a loro rispettivi benestanti eredi carnali (figli e nipoti) proprio perché ci hanno portato in questa situazione (in tre occasioni l’uomo rivela la sua natura: quando la sua mente cede all’ira, quando il suo corpo è piegato dal vino e quando deve mettere mano alla borsa. Proverbio cinese). Poi via allo stato di polizia tributaria (con controllo sociale premiante) per stanare evasori ed elusori (mafiosi compresi); quindi patrimoniale sui ceti abbienti; ricollocazione degli esuberi statali in altri settori strategici dello Stato (procure, giudici di pace, tribunali, guardia finanza, rinnovata protezione civile, uffici difensore civico e di difesa del contribuente consumatore utente in tutti gli enti territoriali, ecc); riduzione notevole di pubblici stipendi e pensioni d’oro, ed infine politiche di indipendenza energetica dall’estero, grazie alla reindustrializzazione”verde” (utilizzatori di energie rinnovabili soprattutto solare, fotovoltaico e minieolico e riutilizzatori di rifiuti e fanghi urbani).
Il peggior delitto non è rapinare una banca....è fondarne una. B. Brecht.
La banca ha fiducia in te, dicono gli slogan. Ma poi ti chiedono i documenti per accettare i tuoi soldi e ti prestano una biro legata a una catenella. (Beppe Grillo)
Galvanizziamoci non fossilizziamoci.
Gioco di parole dal doppio significato per ricordare Galvani che scoprì la correlazione tra l’elettricità e la vita ma anche che dobbiamo entusiasmarci alla prospettiva di non dipendere più da resti mortali di organismi biologici.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. Fabrizio De Andrè
1 Energia a km zero ma anche emissioni zero. Ogni edificio dovrebbe essere indipendente energeticamente grazie ai pannelli solari termici, fotovoltaici e mini pale eoliche verticali (tra l’altro si può bonificare l’amianto installando nel contempo i pannelli), che produrrebbero energia in eccesso per la ricariche delle disinquinanti, risparmiose (riducono i costi energetici dei veicoli fino al 90% anche 60 centesimi di corrente per 40 km di autonomia) e silenziose ma ancora costose auto e moto elettriche (rilancio industria automobilistica con neo acquisti di massa anche grazie alle auto con motori ad aria compressa) senza contare che non ci sarebbero perdite energetiche lungo le linee di trasporto. Questo è l’unico modo per fermare la deindustrializzazione. L’industria per l’Italia non è un settore strategico di più, è un fondamentale dell’economia, che ora come ora si può rilanciare solo con la produzione di strumenti, apparecchi e impianti per l’utilizzazione delle energie inesauribili. Nel frattempo ce una distribuzione molto rarefatta di colonnine a carica rapida e a carica prolungata. Ancor meno quelle alimentate da fonti rinnovabili (invece che fossili). È’ arrivato il momento di iniziare ad addensare.
2 Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica con tecnologie che utilizzano le fonti fossili nei modi più efficienti, come la co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, a partire dagli edifici più energivori: ospedali, centri commerciali, industrie con processi che utilizzano calore tecnologico, centri sportivi ecc.
3 Estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere l’energia elettrica anche agli impianti di micro-cogenerazione di taglia inferiore ai 20 kW
4 Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica estendendo a tutte le fonti rinnovabili e alla micro-cogenerazione diffusa la normativa del conto energia, vincolandola ai kW riversati in rete nelle ore di punta ed escludendo i chilowattora prodotti nelle ore vuote.
Non facciamoci i cavoli nostri ma i cavoletti di Bruxelles! La rete di uffici del Difensore civico e degli uffici del Difensore del contribuente (costituite da personale in esubero riallocato), consumatore ed utente che sarà presente nei Comuni (compresi quelli che dovranno essere accorpati) e nelle Regioni (non nel e Province perché saranno abolite e le loro funzioni affidate ad uno neo specifico assessorato regionale costituito da personale in esubero che svolgerà le funzioni prima svolte dai presidenti e assessorati provinciali) dovrà come compito anche sollecitare lo sblocco dei fondi UE per cofinanziare i progetti (project financing) di riqualificazione urbana (ristrutturazione e consolidamenti statici di edifici pubblici fatiscenti sia storici che recenti come quelli scolastici, recupero di spazi verdi pubblici, riassestamento di piazze, strade e marciapiedi, contenimento delle spese energetiche, diffusione di utilizzatori di energie rinnovabili, creazione di piazze telematiche e di case dell’acqua), ovvero stimolare sia le richieste da parte dei Sindaci che le commissioni di valutazione regionali ad esaminare rapidamente tali progetti ai fini del loro prevedibile promozione.
E gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l'immensità dell'oceano, il corso degli astri, e non pensano a sé stessi. Sant'Agostino
5 Applicazione rigorosa della normativa prevista dai decreti sui certificati di efficienza energetica, anche in considerazione dell’incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che essi comportano.
Se si concede alla natura nulla di più dello stretto indispensabile, la vita dell'uomo vale meno di quella di una bestia. William Shakespeare
6 Nessuna incentivazione della produzione di biocombustibili, neanche vincolandola all’incremento della sostanza organica nei suoli le produzioni agricole finalizzate a ciò. Non ce convenienza economica e può avere effetti negativi sul costo delle produzioni alimentari.
La natura ha delle perfezioni per dimostrare che essa è l'immagine di Dio e ha dei difetti per mostrare che ne è solo un'immagine. Blaise Pascal
7 Nessuna incentivazione della produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili, quali le biomasse vergini, ma loro utilizzo solo in piccoli impianti finalizzati all’autoconsumo, con un controllo rigoroso del legno proveniente da raccolte differenziate. Incentivi invece alla produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica.
L'uomo non è nulla più di un giunco, il più debole della natura: ma è un giunco pensante. Blaise Pascal
8 Eliminazione degli incentivi previsti dal CIP6 alla combustione dei rifiuti in base al loro inserimento, privo di fondamento tecnico-scientifico, tra le fonti rinnovabili
Annullamento quindi degli incentivi alla produzione elettrica “inquinante” (carbone e inceneritori), e loro impiego per le rinnovabili “vere”. Incentivi che saranno impiegati solo per l’installazione d’impianti: ci si concentrerà anche sulla ricerca e sulla creazione di una vera filiera industriale. Si punterà di più sulle tecnologie ancora in sviluppo, come il solare a concentrazione (in alternativa al fotovoltaico) o il vento d’alta quota. Va reso obbligatorio in ogni ristrutturazione o nuova costruzione pubblica e privata, l’uso dei sistemi di risparmio energetico e di sfruttamento delle energie rinnovabili, e va sostituita tutta la produzione di calore da gas con la cogenerazione di calore ed energia elettrica. Ogni investimento pubblico in energie rinnovabili, purché redditizio per il risparmio anche economico, deve essere sottratto al patto di stabilità. Se in Italia si avviasse il mercato delle riqualificazioni energetiche degli edifici esistenti si potrebbero creare 30 mila nuovi posti di lavoro per i prossimi 10 anni. Secondo la Commissione europea, per ridurre il consumo di energia è necessario rinnovare gli edifici sia pubblici che privati, responsabili per il 30% del consumo energetico in Europa; in questo modo l’UE potrebbe risparmiare mille euro all’anno per abitazione, creando circa 2 milioni di posti di lavoro. La nuova direttiva europea sull’efficienza energetica prevede come misura vincolante la riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Si dovrà rinnovare almeno il 3% degli edifici con superficie totale superiore a 500 metri quadrati (250 dal 2015), anche se per adesso solo quelli occupati dalle istituzioni dei Governi centrali e di loro proprietà. Se è stato giusto e doveroso ridurre gli incentivi al solare fotovoltaico e limitare drasticamente gli impianti sui suoli agricoli produttivi, è completamente sbagliato pretendere di bloccare il cambiamento verso le energie rinnovabili con politiche di contingentamento produttivo. Insomma i cittadini devono poter trarre notevoli vantaggi (economici, sanitari,ambientali) dalla compartecipazione allo smaltimento differenziato e recupero rifiuti e dalla propagazione capillare delle nuove tecnologie che consentono l’utilizzo delle fonti naturali rinnovabili nelle proprie strutture abitative e lavorative. Trasformandosi così da utenti passivi, depauperati e deresponsabilizzati in auto produttori e risparmiatori di energia. Bisogna dunque affrettarsi a riordinare e a rimpinguare gli incentivi per la improcrastinabile e rapida disseminazione generativa diffusa che comporta l’annullamento delle perdite sulle linee elettriche di distribuzione e di inquinamento di vario genere (atmosferico, elettromagnetico, acustico). Con tutta l’economia (in primis il settore edile) che muoveranno le ristrutturazioni edilizie volte all’isolamento di termoacustico di fabbricati pubblici e privati e l’istallazione dei sinergici utilizzatori locali di risorse non fossili riformabili (microeolico ad asse verticale e pannelli fotovoltaici), finalmente si smetterà la triste litania di una continua revisione al ribasso delle stime di crescita. Ci saranno infatti notevoli incrementi: occupazionali, di fatturato e di ordinativi per l’industria tecnologica italiana, grazie alla creazione di questo nuovo, insaturabile, provvidenziale mercato interno, sicuramente espansibile anche all’estero con esportazioni soprattutto verso i Pesi arabi! e africani. A ciò bisognerà aggiungere la riduzione dei costi sanitari e ambientali per i danni all’uomo e al territorio causati dai combustibili fossili: malattie (neoplasie, intolleranze, allergie, ecc.), piogge acide, buco dell’ozono, effetto serra e altri disastri terrestri , atmosferici e marini da repentini cambiamenti climatici.
Vi sono in cielo e in terra assai più cose di quante ne sogni la vostra burocrazia. Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010
Burocrazia. Una difficoltà per ogni soluzione. Herbert Samuel
Agri … cultura.
Tutti i maestri dicono che il tesoro spirituale è una scoperta solitaria.
Perché allora stiamo insieme?Domandò uno dei discepoli al maestro sufi Nasrudin.
Voi state insieme perché un bosco è sempre più forte di un albero solitario.
Rispose Nasrudin. Il bosco mantiene l'umidità dell'aria,
resiste meglio alla tempesta, aiuta il suolo a essere fertile,
ma ciò che rende forte un albero è la sua radice.
E la radice di una pianta non può aiutare nessun'altra pianta a crescere.
Stare insieme nello stesso proposito, e lasciare che ciascuno cresca alla propria maniera:
è questo il cammino di coloro che desiderano comunicare con Dio.
- Saggezza, Sufi
0 Incentivare nuove imprese dell’agribusiness. Tutelare il prodotto agro-alimentare nel mondo, contro i falsi prodotti “italian sounding”, al fine di recuperare fette di mercato che spettano ai prodotti della nostra terra. per dare una reale prospettiva al settore è necessario difendere il reddito degli agricoltori, in costante calo nell’ultimo decennio. In tal senso promuovere e incentivare concretamente i sistemi di aggregazione e integrazione delle imprese agricole e tra le imprese agricole e le fasi a valle delle filiere, a cominciare dalla cooperazione e dalle organizzazioni dei produttori. Servono inoltre concreti interventi antitrust per contrastare lo strapotere oligopolistico della grande distribuzione straniera, che consente di importare molti ortofrutticoli dall’estero.
Per i contadini l'ora legale è un problema, perché non riescono a mettere avanti il gallo. (Beppe Grillo)
1 Troppi intermediari nell’ortofrutta, bisogna ridurre i troppi passaggi di mano. I Comuni non facoltativamente ma per legge devono in sinergia con associazioni di consumatori (come Adiconsum), ambientaliste (come Legambiente) e di categoria (come la Coldiretti e Confagricoltura), promuovere e incentivare la filiera corta: mercati coperti e gazebo per la vendita diretta giornaliera o settimanale, diffusione dei gruppi di acquisto e offerta di prodotti a km zero, botteghe degli agricoltori, prodotti della filiera agricola. Sono risposte parziali certamente, ma indispensabili per sostenere il reddito e impostare un nuovo rapporto con il consumatore. I km zero riducono le emissioni inquinanti, gli imballaggi e il costo finale del prodotto.
Nessuno odia il suo lavoro così cordialmente come il contadino. (Henry Louis Mencken)
2. Occorre una moratoria del consumo di suolo agricolo. La cementificazione ha raggiunto nel ventennio trascorso livelli impressionanti e sta cancellando gli stessi presupposti dello sviluppo agricolo, nonché i nostri paesaggi più pregiati. È urgente una legge urbanistica nazionale che fissi un tetto inderogabile e decrescente al consumo di suolo. L’Unione europea, da 10 anni, chiede di adottare politiche di contrasto contro lo sprawl urbano e di contenimenti dei costi collettivi (umani, patrimoniali e sociali) generati dall’eccessiva dilatazione degli insediamenti e ridurre l’impatto sull’ambiente determinato dalla progressiva sottrazione di suoli agricoli e naturali. I danni aumentano se si considerano anche gli effetti della cementificazione sui cambiamenti climatici, poiché si ha un mix micidiale tra crescente impermeabilizzazione delle aree libere, moltiplicazione delle isole di calore e progressiva vulnerabilità dei territori nei confronti dei rischi naturali, es. inondazioni da nubifragi per mancanza di terreni assorbenti non solo lungo gli alvei dei fiumi. Valga per tutti l’ultimo rapporto ISPRA del 2012 sul “Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano” che ci ricorda che in Italia si consumano giornalmente più di cento ettari al giorno, che il livello di impermeabilizzazione dei suoli è in continuo incremento, che è in aumento il fenomeno degli sprofondamenti nei centri urbani (sia della sede stradale che al di sotto di edifici) che rappresenta un altro indicatore del la fragilità delle nostre città.
L'agricoltore non è né più né meno che un uomo abile con un senso dell'humus. (E. B. White)
3 Bisogna difendere il modello di agricoltura italiano, basato su tipicità, qualità, diversità ed ecosostenibilità. In questo senso l’Italia deve essere un Paese OGM free.
Guardare i fiori è facile; farli crescere è molto più difficile. Proverbio cinese.
4. No alla conversione energetica dell’agricoltura (agricoltura dedicata alla produzione di energia) discorso a parte per le biomasse di scarto. Infatti le centrali che bruciano le biomasse per produrre energie non fanno altre che impoverire progressivamente i suoli fertili causando apocalittiche future desertificazioni. Inoltre i pannelli fotovoltaici non vanno posti su terreno coltivabile togliendolo alla produzione di cibo naturale ma vanno messi sui tetti dei parcheggi coperti, di capannoni, di fabbricati residenziali, istituzionali ed industriali, su aree già asfaltate ed inutilizzate. Smantellare allora i compi fotovoltaico e rivenderli alle imprese, istituzioni o famiglie.
La questione alimentare diventerà nell’arco di poco tempo una questione vitale per l’umanità per cui sottrarre terreni alla produzione alimentare e “pensionare” con tasse e disincentivi un intera generazione di agricoltori esperti e di nuove potenziali leve produrrà guasti sociali, economici ed ecologici enormi.
Anche le torri più alte hanno le loro fondamenta nel terreno. Proverbio cinese.
5. No a centrali termoelettriche alimentate a biomasse locali. Si, invece agli impianti di compostaggio (abbinandoli dove possibile ai depuratori di fanghi urbani) che diminuiscono lo spreco di energia come quello richiesto per bruciare (sia i costi di realizzazione che di smaltimento sono di molto inferiori rispetto ai termovalorizzatori), non producono inquinanti atmosferici (che vanno poi anche a ricadere al suolo oltre che penetrare nelle narici), non impoveriscono i terreni come gli inceneritori anzi li arricchiscono perché con il compostaggio (trasformare il rifiuto organico in fertilizzante per concimare il terreno ad uso agricolo) si imitano e in modo accelerato i processi di decomposizione della natura riconsegnando le sostanze organiche fondamentali (l’humus) al ciclo della vita. Dio attraverso la natura ricicla, il diavolo grazie agli uomini brucia. Rimpiazzare la merce bruciata (siano esse biomasse o plastiche) significa andare a consumare nuove risorse, materiali vergini, acqua pulita ed en elettrica per realizzare lo stesso prodotto. Inoltre i bruciatori non risolvono il problema delle discariche anzi grazie al loro uso servono costose discariche per rifiuti speciali tossici! In tal senso le associazioni verdi devono sensibilizzare le cittadinanze preoccupate sulla bontà economica ed ecologica delle compostiere.
Per quanto un albero possa diventare alto, le sue foglie, cadendo, ritorneranno sempre alle radici. Proverbio cinese
6. … Essa è preziosa, limpida e casta. Cosi il poverello d’Assisi nel suo Cantico delle Creature dipingeva l’acqua sia essa marina, fluviale o pluviale.
In molte zone della Patria dove i depuratori di liquami sono insufficienti o inesistenti alla foce dei fiumi si riscontrano picchi di inquinamento marino sopr. nei periodi di balneazione. L’inquinamento guarda caso aumenta proprio la dove ci sono costruzioni fuorilegge non censite al Catasto o condonate, che non hanno fogne oppure pozzi neri e versano nei corsi d’acqua dove capita. Per la precisione in Italia quasi il 50% delle città ha un impianto di depurazione. In effetti in molte città anche se ce il depuratore manca il collettore fognario, cioè il tratto di condotta che unisce la rete fognaria principale al depuratore. Altrove, manca la rete fognaria secondaria, cioè quella che serve le singole abitazioni: in tal caso, i reflui non vengono trattati. Di conseguenza, spesso, anche se i depuratori ci sono non lavorano con la portata per cui sono stati costruiti. Secondo fonti ministeriali servirebbero di 31 milioni di euro per la costruzione di impianti di fognatura e di semplice depurazione per le città che ne sono prive. I costi ovviamente lieviterebbero per la loro auspicabile trasformazione in impianti di produzione di energia (nella fattispecie metano dalla digestione batterica anaerobica) e compostaggio (ovvero di fertilizzanti humificanti sia dai residui fangosi che “dall’umidi solido” rimanenti) durante la depurazione delle acque reflue nere (fanghi) e dal trattamento dei rifiuti organici urbani e agricoli. Per tal motivo la soluzione migliore sarebbe quella di affidare la loro costruzione e gestione anche ai privati invogliando tali investimenti con vari incentivi: crediti d’imposta e crediti finanziari a tasso zero con restituzione del capitale dilazionabile sul lungo periodo, tutoraggi vari. In primis da infiltrazioni mafiose o comunque criminogene, poi con l’estrema semplificazione delle pratiche burocratiche, ecc. In tal senso supportare la zootecnia e l’agricoltura biologica e biodinamica legandola alla produzione e vendita a costi competitivi di concime naturale dalle biomasse residuali animali e umane (rifiuti metabolici e alimentari) realizzato negli impianti di compostaggio di fanghi e umido organico. Tra l’altro visto il compito delicato, si può anche affidare a cooperative aziendali di mutua assistenza (con manodopera proveniente da cassa integrazione e disoccupazione totale) la gestione dei depuratori delle acque reflue trasformati in produttori di compost (sia da fanghi che da organico urbano) ed energia metanifera (biogas). Pensate, si possono cosi facendo ottenere 3 piccioni con una fava: acque pulite che sarebbero un ottimi volano per il turismo balneare anche estero, fertilizzante biologico per l’agricoltura e autoproduzione di energia. Le vere opere pubbliche da cantierare sono proprio la costruzione di tali impianti industriali energetici e di riciclo organico oltre che quelli per completate quelle opere iniziate e mai finite (porticcioli, strade, ponti, gallerie, palazzetti, ecc) che deturpano il paesaggio e … le casse dello Stato. Sono quindi necessarie diffuse manutenzioni, messe in sicurezze e bonifiche, non grandi opere! La Tav in Val di Susa servirà solo a riempire i supermercati transalpini d’Italia di merci francesi fresche! Il Ponte di Messina servirà solo a dare nuova linfa finanziaria ai clan della mafia edile, orfani dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria!
La medesima acqua può sostenere o affondare una nave. Proverbio cinese.
8 Sbottigliamoci! Per tutti, acqua da bere buona, refrigerata, gasata e del tuo acquedotto. Tassare in maniera abnorme la vendita delle confezioni famiglie delle bottiglie di plastica e vetro di acqua minerale dopo aver costituito in ogni Comune le “case dell’acqua”. L’obiettivo di tali istallazioni è la valorizzazione dell’utilizzo dell’acqua di rete, buona, controllata e anche ecologica dal momento che il suo utilizzo riduce il ricorso all’acqua nelle bottiglie di plastica. Ogni bottiglia di plastica risparmiata sono grammi di CO2 non immessi nell’atmosfera e tanta energia risparmiata! Nel contempo le famiglie della “middle class” e meno abbienti devono poter scaricare parzialmente l’acquisto di un obbligatorio depuratore casalingo dell’ acqua cosiddetta potabile del rubinetto purché sia made in Italy, in misura proporzionale alla disponibilità patrimoniale (reddito e rendite) dell’anno precedente e a 3 coefficienti (se il lavoro è nel privato, se si paga un affitto, e in base al numero dei figli).
“Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”(Albert Einstein)
9 Sostenibilità ambientale vuol dire anche prevedere aree demaniali e comunali (ex terreni provinciali e parchi verdi cittadini) da destinare alla piantumazione degli abeti natalizi. In tal senso la legge deve prevedere che si debbano acquistare solo alberi di Natale con le radici ai fino del loro riutilizzo.
“Per me il Natale è importante perché si celebra la nascita di Cristian il figlio di Dior”. Maurizio Crozza che imita Flavio Briatore.
10 Il personale complessivo dei 24 Parchi Nazionali è ridotto a sole 750 unità e con il decreto sullo spending review che si prolungherà fino alla fine della crisi, subirà un’ulteriore riduzione del 20%. Impiego quindi delle “truppe” del sevizio civile obbligatorio e volontario.
Burocrazia. L'incapacità addestrata. Thorstein Veblem
Gomorra!
Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo. Paolo Borsellino ( Lirio Abbate e Peter Gomez, I complici, 2007).
La virulenza del traffico di rifiuti tossici sopratutto in Campania è resa possibile grazie a due fattori principali: il capillare controllo del territorio esercitato dalle organizzazioni criminali, che prestano il servizio di smaltire i veleni delle grandi industrie del Paese, localizzate soprattutto nel Nord, e il caos legato alla gestione dei rifiuti urbani. Infatti, da decenni in Campania vige lo stato di emergenza legato ai rifiuti urbani, caratterizzato da interventi realizzati sul territorio in deroga alla normativa italiana e comunitaria. Enormi discariche fuori norma, che perdono milioni di metri cubi di percolato avvelenando le falde acquifere e contaminando i terreni, sono diffuse su tutto il territorio. Discariche che non ospitano rifiuti urbani indifferenziati e non stabilizzati, ma soprattutto rifiuti tossici di cui i rifiuti urbani sono solo il paravento. Nel caos creato dal traffico dei camion che trasportano rifiuti mischiati e mal lavorati, i clan delle ecomafie infiltrano sostanze tossiche, manovrano la compravendita dei terreni da destinare a discarica e ottengono appalti ed enormi compensazioni con il coinvolgimento dei servizi segreti italiani. La quasi totalità delle discariche campane sono ex discariche della camorra: superficialmente sono state gestite dal commissariato di governo e riempite di rifiuti indifferenziati (mischiati anche a sostanze pericolose) mentre sotto sono già piene di rifiuti tossici che avvelenano le falde acquifere come nel caso emblematico della discarica di Lo Uttaro, in provincia di Caserta. In questa situazione drammatica si è concentrata anche la speculazione di grossi gruppi industriali, che, appoggiati da alcune banche hanno imposto un piano industriale basato sull’incenerimento dei rifiuti. Gli inceneritori sono impianti altamente inquinanti che accolgono rifiuti urbani e producono rifiuti tossici sia sotto forma di fanghi, ceneri e scorie contenenti sostanze pericolose sia sotto forma di inquinanti e particelle ultra sottili emessi dai camini. Acqua, terra, aria: nulla resta indenne da questo massiccio attacco. In questo caos così conveniente alle ecomafie e a coloro che speculano sui rifiuti, è nostro parere che la prima cosa da fare sia riportare ordine nella gestione dei rifiuti urbani attraverso una pianificazione trasparente basata sulla raccolta differenziata porta a porta, con flussi ordinati di materiali indirizzati ad impianti di riciclo del consorzio Conai. Ormai il 99% dei rifiuti urbani può essere riciclato: la parte umida, separata a monte, attraverso il compostaggio diventa un terriccio che restituisce sostanze organiche ai suoli agricoli desertificati; le plastiche, il vetro, l’alluminio e la carta sono materie prime seconde riciclabili; il cosiddetto “residuo indifferenziato” può essere trasformato in un granulato sintetico da utilizzare nell’edilizia o per realizzare nuovi prodotti grazie al trattamento meccanico a freddo. Una filiera del riciclo dei materiali, ben organizzata e ben controllata, non lascia spazio all’infiltrazione dei rifiuti tossici ed elimina la necessità di bruciare i rifiuti in inceneritori, gassificatori o cementifici oppure di seppellirli in discarica. Gli inceneritori sono una delle fonti più importanti di diossina che è una sostanza cancerogena presente nella polvere tossica, che agisce attraverso la modificazione dei geni. L’incenerimento delle biomasse, poi, è una delle fonti più importanti di inquinamento e depauperamento del suolo fertile. Una filiera che parta dalla separazione dell’umido, così da lavorarlo e renderlo una sostanza nutriente e non un pericolo per la salute pubblica o una fonte di produzione di percolato.
Finché una tessera di partito conterà più dello Stato, non riusciremo mai a battere la mafia. Carlo Alberto Dalla Chiesa, in Nando Dalla Chiesa, Delitto imperfetto, 2007
Polizia ambientale. Parallelamente le istituzioni con l’aiuto della cittadinanza attiva e dei un rinnovato Dipartimento della Protezione civile devono compiere ogni sforzo sia in loro potere per bloccare il traffico di rifiuti tossici, inasprendo i controlli e le pene. Inoltre, devono indirizzare la ricerca scientifica a studiare soluzioni per bonificare le aree inquinate restituendole alla loro vocazione originaria e per indirizzare l’industria alla produzione di materiali sempre più riciclabili, sempre meno dannosi per l’ambiente e la popolazione, e con scarti sempre meno pericolosi e più riutilizzabili in un sano circuito industriale rispettoso dell’articolo 41 della Costituzione italiana: «L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali».
“Abbiamo la Terra non in eredità dai genitori, ma in affitto dai figli”. (Proverbio Pellerossa)
Da Il Corriere del Mezzogiorno.it. Acque avvelenate per servire il clan dei casalesi. La Dia di Napoli ha eseguito un provvedimento di custodia in carcere nei confronti del boss della camorra Francesco Bidognetti accusato di disastro ambientale. Bidognetti, il boss di «Gomorra», che è in carcere a Parma in regime di 41bis, avrebbe avvelenato falde acquifere per favorire il clan dei Casalesi. Oltre al disastro ambientale causato da Bidognetti è stato anche accertato un grave inquinamento della falda acquifera sottostante le discarica del Giuglianese, nel Napoletano. Le acque avvelenate venivano utilizzate per irrigare le colture e anche per scopi alimentari, non solo dalle popolazioni locali ma anche da quelle residenti in zone extraprovinciali, che hanno potenzialmente assunto sostanze cancerogene. Il disastro, secondo l'ordinanza della Dda, è durato circa un ventennio. Classe 1951, nato a Casal di Principe, Cicciotto 'e mezzanotte, così viene chiamato, fu arrestato il 18 dicembre 1993 e recluso sotto il regime del 41 bis. Il suo settore specialistico nell'organizzazione criminale era lo smaltimento illegale dei rifiuti urbani, industriali e tossici, attività. Grazie alle sue rivelazioni, nell'aprile del 2008, furono messe 52 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti affiliati al clan tra cui il figlio Raffaele. Ne seguì un'altra guerra di camorra.
Commento di un lettore. “Hanno avvelenato la loro stessa terra ! costruendosi villoni sulla munnezza (su cui camminano i loro stessi figli) facendo arrivare rifiuti tossici da tutta Italia.Che siano maledetti, per colpa loro moriranno silenziosamente tante e tante anime innocenti; e non possono negare che non sapevano che erano tossici .
Hanno martoriato la terra che li ha allattati da piccoli !!!Che siano maledetti , perché grande sarà la pena che dovranno scontare ... soprattutto dopo morti !!! meglio per loro che non fossero mai nati. I veri boss sono tutte le persone perbene che si guadagnano onestamente il pane quotidiano ... Meditate Meditate”.
È la vostra mafiosità spicciola, o italiani, lo zoccolo duro su cui giostra l'intero cavallo di Troia della mafia nazionale. Aldo Busi, Grazie del pensiero, 1995
Ricordati del tuo Amico, cioè Dio.
Fa che la preghiera (zikr) della tua lingua
sia la preghiera del tuo cuore (q'alb).
- Aforisma Sufi
Terra avvelenata.
Camorra è una parola inesistente, da sbirro. Usata dai magistrati e dai giornalisti, dagli sceneggiatori. È una parola che fa sorridere gli affiliati, è un'indicazione generica, un termine da studiosi, relegato alla dimensione storica. Il termine con cui si definiscono gli appartenenti a un clan è Sistema. Roberto Saviano, Gomorra, 2006
Se non si interviene urgentemente e massicciamente, molti giovani non conosceranno mai quello che è stato il vero volto della loro terra, la bellezza e le fertilità delle campagne che sono state cantate dai più grandi poeti europei: davanti ai nostri occhi oggi si estende una landa sofferente avvelenata da milioni di rifiuti tossici. Una terra irriconoscibile, la cui vista provoca un profondo dolore in quanti ne conoscono la storia, e una profonda depressione in coloro che, non sopportando il dolore, si chiudono nel privato, rassegnandosi ostinatamente e perdendo ogni speranza di salvezza. I veleni dispersi nelle campagne, nei fiumi e nel mare stanno lentamente uccidendo la popolazione: “grazie” a un aumento di tumori, leucemie ed altre gravi patologie con picchi del 20%. Un incremento anomalo e preoccupante che, secondo gli esperti, risulta strettamente correlato con lo sversamento di rifiuti tossici. Le malattie che hanno avuto una maggiore diffusione sono numerose: tumori al polmone, alla mammella, al colon ed allo stomaco ma anche leucemie e varie tipologie di infezioni, più o meno gravi. Sotto la lente d’ingrandimento sono finite soprattutto le province del Sud che in passato sono stati oggetto, come la Campania, di massicci sversamenti di sostanze tossiche da altre parti d’Italia. Ma ad oggi il problema è divenuto nazionale!
Non ha più ragion d’essere il motto: “non nel mio giardino”. Stiamo già tutti, dappertutto, sopra (cielo e aria) e sotto ( suolo e falde): “ belli che inguaiati”. E siccome il nostro territorio (a differenza per es. di quello francese) è già fortemente antropizzato ( oltre a città, sobborghi distaccati e paesini, non ce campagna che non abbia masserie, casolari, ruderi vari e chiesette!) ed inquinato: commissioni regionali e comunali per l’occasione costituite devono (per l’appunto) commissionare agli analisti pubblici e privati un rapporto dettagliato sul dissesto idrogeologico ed eco sanitario del territorio sia rurale che urbano. Con creazione o aggiornamento di varie mappe dello stesso territorio, ognuna dedicata ad uno specifico problema possibile (novello, inedito) o irrisolto (pregresso, riacutizzabile, annunciato) e con elencazione e indicazione dei punti e aree del territorio a maggior criticità e rilievo della questione in esame.
Quindi mappe a rischio ambientale ottenute con tutti i mezzi possibili (foto satellitari, campagne aereomobili, metal detector, centraline elettroniche di misuratori di inquinati aerei, idrici, geologici, indagini geologiche e speleologiche, ecc.) dedicate: all’erosione delle coste; al rischio esondazione dei fiumi (per la messa in sicurezza dei torrenti da attuare innanzitutto cercando di tagliare di meno la vegetazione di sponda); al ripopolamento di fondamentali specie faunistiche e vegetali estinte o semi scomparse dal territorio; all’inquinamento del suolo, nonché delle cavità e tubazioni (condotte) idriche con scarti tossici e/o non biodegradabili con gogna mediatica nei confronti di coloro che vengono contravvenzionati o arrestati per versamento illecito in strade e campagne di immondizia urbana (carcasse, rottami, ecc) o di rifiuti tossici industriali; allo stato di manutenzione ampliamento delle reti idriche (idrodotti), fognarie (allargamento dei collettori che non reggono il carico con rischio rottura e vasche di contenimento e di filtrazione e depurazione di modo che il flusso piovano fluisca pulito nelle fognature), automobilistiche, elettriche (elettrodotti), e del gas (gasdotti); alle discariche speciali di materiale proveniente da risulta (demolizione edili), dai Combustibili da rifiuti (sovvalli), dagli inceneritori (di fabbriche e termovalorizzatori); alle presenze archeologiche e alla stratificazione urbana; alla vulnerabilità (staticità) tellurica ed atmosferica di edifici ma anche di muri, reti e tubi metallici di contenimento frane e smottamenti (scivolamento lento di terreno imbevuto d’acqua); all’incremento delle campagne di derattizzazione e di disinfestazione varie; ai viadotti e metro a rischio voragini, sprofondamenti, allagamenti; alla situazione di livellamento (di cambiamento di pendenza) di strade e piazze che presentano avvallamenti; alla costruzione su suolo sicuro di edifici; allo stato di fortificazione e riempimento di cavità vuote del sottosuolo urbano; allo stato di espurgo delle caditoie (grado di apertura delle cunette della strada per l’immissione dell’acqua piovana nella fognatura) e condotte (il cui grado di otturazione e sedimentazione è proporzionale agli allagamenti e alle infiltrazioni in strutture portanti che si verificano durante gli eventi pluviali abbondanti come nubifragi, cicloni, uragani, ecc.). In tal modo e soprattutto in assenza di diverbi, ostruzioni e lungaggini (soprattutto quelle riguardanti l’attesa di espletamento di gare per affidare a ditte sempre in odor di mafia e lobby, gli appalti di cantieri) si potranno: progettare e realizzare interventi razionali, rapidi, e integrati fra di loro per la definitiva messa in sicurezza (consolidamento) dei vari elementi naturali possibili fonti di emergenze; accelerare le bonifiche e il recupero dei siti contaminati; arrestare il consumo del suolo agricolo; richiedere gli interventi finanziari al Cipe
Destinare a tale scopo i 2 miliardi che lo Stato deve incamerare dalla scoperta di 1 milione e 82 mila immobili fantasmi. Scoperti guarda caso, col metodo più logico possibile: sovrapporre le orto foto aeree ad alta risoluzione del territorio italiano alla cartografia catastale.
Lo Stato c'è, esiste! E si è insinuato come un cancro nella mafia! Paolo Rossi, Questa sera si recita Moliére, 2002
Da Il Mattino.it. Caserta. Ventuno dipendenti, sette morti per cancro, tre gravemente malati, uno deceduto per un incidente sul lavoro. Continua ad allungarsi la lista dei «contaminati» della discarica di Maruzzella di S. Maria La Fossa: qualche giorno fa è deceduto un altro lavoratore, Salvatore Simeoli, e la preoccupazione tra i dipendenti è nuovamente salita. Da anni il conto dei morti terrorizza il gruppo degli addetti. Così il direttore operativo, Antonio De Gennaro, ha deciso di rivolgesi nuovamente ai media e ha inviato una mail ironica e amara: «Rimetto l’elenco aggiornato dei dipendenti della discarica Marruzzella di San Tammaro che sono deceduti o che stanno patendo gravissime patologie: tutti sono stati colpiti dal cancro e sono vicini alla pace eterna, me compreso».
La legge è fatta esclusivamente per lo sfruttamento di coloro che non la capiscono, o ai quali la brutale necessità non permette di rispettarla. B. Brecht
Basta case pulite e strade sporche. Si all’autosufficienza energetica.
Una volta deciso che la cosa può e deve essere fatta, bisogna solo trovare il modo. Abraham Lincoln
I cittadini devono poter trarre notevoli vantaggi (economici, sanitari,ambientali) dalla compartecipazione allo smaltimento differenziato e recupero rifiuti e dalla propagazione capillare delle nuove tecnologie che consentono l’utilizzo delle fonti naturali rinnovabili nelle proprie strutture abitative e lavorative. Trasformandosi così da utenti passivi, depauperati e deresponsabilizzati in auto produttori e risparmiatori di energia.
E’ fondamentale quindi una struttura di produzione energetica decentralizzata per evitare sprechi e monopoli per cui non prorogare di volta in volta ma rendere definitiva, stabile nel tempo la detrazione fiscale del 36% prevista sulle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio (magari aumentando di qualche punto percentuale) e quelle del 55% per l’installazione di strumentazioni integrate che sfruttano e accumulano (per la notte) le energie rinnovabili. La riqualificazione edilizia green fa aumentare il valore dell’immobile soprattutto perché ne fa aumentare l’efficienza energetica. Il risparmio si può ottenere in vari modi: dal telaio di porte e finestre in legno massello molto profondo, ai muri spessi (profondi) e con materiale coibentante, dai doppi e tripli vetri al recupero e depurazione di acque piovane e di rubinetto per l’impiego negli sciacquoni. Lo scopo è quello di fermare il mercato (e quindi lo scempio) edilizio non i lavori edilizi, per cui non ci sarà un fermo dell’ attività in campo edile e dunque nessun ridimensionamento e fallimento delle imprese in tale settore. Tutte le famiglie con reddito complessivo da lavoro superiore ai 3000 euro netti mensili devono obbligatoriamente dotarsi di solare fotovoltaico, termico e minieolico acquistando tali integrazioni delle rinnovabili sempre per legge solo attraverso la formazione di GAS organizzati dal Comune fino al raggiungimento del max sconto possibile sulla quantità, “strappato” dopo contrattazione ad aziende italiane sia nella proprietà che nelle maestranze.
0 I rifiuti da problema a risorsa. Più raccolta differenziata (imporre ai Comuni il 50% entro il 2015 e il 70% entro il 2020) ma non fine a se stessa: incentivare, anche attraverso la leva fiscale, il riutilizzo dei materiali differenziati, il compost, le materie per produrre nuovi oggetti. Lo smaltimento degli scarti urbani deve essere composto dal porta a porta dei sacchetti biodegradabili trasparenti e diversamente colorati secondo la tipologia del rifiuto. Inoltre sacchetti con codici a barre (inglobati in una banca dati comunale o sovra comunale) per identificare i cittadini. E’ un deterrente agli indisciplinati perché li allerta a conferire nel giorno previsto (evitando sbagli) e nel prodigarsi a fare la giusta differenziazione. E ovviamente introdurre centri di smistamento a valle che effettuino la cernita dei rifiuti da avviare alle varie tipologie di aziende Conai. Da più di 15 anni l’accordo quadro tra Anci e il consorzio Conai ha permesso di occupare 100mila addetti facendo diventare l’Italia un eccellenza europea nel riuso e persino esportatore di carta riciclata (oggi metà della carta consumata dalla Nazione proviene dal riutilizzo). Sul sito di ogni Comune bisogna inserire i responsabili per zona della manutenzione del verde pubblico (con l'elenco delle aiuole e dei giardini di cui dovrebbero curarsi) e della raccolta rifiuti. E si dovrebbe poter fare segnalazioni e reclami via web e via telefono, anche esse pubbliche e tracciate.
Oh Grande Spirito,dammi la Serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il Coraggio di cambiare quelle che posso la Saggezza di comprenderne la differenza (Preghiera Cherokee)
1 Per quanto riguarda i rifiuti secchi avanzati (non differenziabili), questi andranno conferiti non in una discarica o inceneritore (o termovalorizzatore o pirogassificatore) ma in un impianto di trattamento meccanico (dunque a freddo) uguale a quello del Centro riciclo di Vedenago (Treviso), in grado di rendere riutilizzabile circa il 98% del rifiuto residuo. Infatti il triturato fine viene usato come alleggerito per manufatti edili (mattoni, pali, ecc.) e di altro tipo (sedie, panchine, bancali, ecc). Questo tipo di impianti costa un decimo rispetto ad un inceneritore e se ne guadagna enormemente in salubrità. Per tal motivo tutti i Comuni dovrebbero deliberare la “strategia rifiuti zero”. Strategia ideata dallo scienziato Paul Connet e applicata con successo in diverse città del mondo, che prevede la progressiva scomparsa dei rifiuti da conferire in discarica o inceneritore. Ma altrettanto importante deve essere il recupero dei fanghi urbani grazie ai depuratori delle acque reflue trasformati in compostiere.
Solo dopo che l'ultimo albero sarà abbattuto, Solo dopo che l'ultimo lago sarà inquinato,Solo dopo che l'ultimo pesce sarà pescato,Voi vi accorgerete,che il denaro non può essere mangiato (Profezia Cree )
2. Obbligare all’uso delle bioplastiche a base di amido (da mais, frumento, patate) e cellulosa per prodotti per le quali il loro uso è soddisfacente: come bastoncini per orecchi, sacchetti per la spesa (parallelamente all’uso di sacchi di tela) e raccolta differenziata, le stoviglie a perdere (posate, piatti e bicchieri), le patatine per imballaggi, coperture di serre. Comunque, in generale rendere biodegradabili tutte le plastiche non solo quelle dei sacchetti di spesa e dell’immondizia.
Quando al mattino ti svegli, ringrazia (il tuo Dio) per la luce dell’aurora, per la vita che ti ha dato e la forza che ritrovi nel tuo corpo. Ringrazia (il tuo Dio) anche per il cibo che ti dà e per la gioia di essere in vita. Se non trovi motivo di elevare una preghiera di ringraziamento,allora vuol dire che sei in errore . (Tecumseh )
3. Obbligare all’uso di fertilizzanti, antibiotici, antiparassitari,diserbanti, detersivi, coloranti, detergenti e sanitari (acaricidi, fungicidi, insetticidi, antibatterici) biologici
(e comunque biodegradabili) in sostituzione dei sintetici.
Ogni alba è un simbolo sacro. Sì, perché sacra è ogni giornata,quando nostro Padre Wakan-Tanka ci manda la luce. (Alce Nero)
4. Promuovere l’uso di idrogeli (gel polimerici superassorbenti) a sostegno dell’agricoltura in terreni aridi, perché tale polvere secca fa trattenere acqua con conseguente possibilità di irrigazione non continua, garantendo nel contempo un alimentazione continua alle piante, che rispondono con una crescita superiore alla media.
La rana non s’ingozza mai di tutta l’acqua dello stagno in cui vive. (Proverbio Sioux Teton)
5. Incentivare le pompe di calore (in luogo di condizionatori o termofori) che utilizzano la differenza di potenziale energetico col sottosuolo.
A ogni singolo filo d'erba è destinata almeno una goccia di rugiada. Proverbio cinese
6. Le imprese potrebbero essere esentate dal pagamento del contributo Sistri per il biennio 2012- 2013 perché hanno già regolarmente versato i contributi per il biennio 2010 e il 2011, ma il servizio non è poi entrato in funzione. Di rinvio in rinvio si è arrivati a giugno 2012. Il Sistri, acronimo di Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti fu pensato durante il Governo Prodi nel 2007 ed è stato istituito nel 2009 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Il Sistri ha come funzione quella di tracciare via software tramite un sistema gestionale il ciclo dei rifiuti per le aziende, lungo l’intera filiera, da chi “produce” i rifiuti a chi deve raccoglierli e smaltirli: molto ma molto critico ed importante come possiamo immaginare per tracciare ad esempio rifiuti tossici e pericolosi ed evitare che caso strano finiscano in discariche abusive. Il Sistri a regime dovrebbe monitorare 600mila operazioni al giorno riguardanti più di 300mila imprese del settore dello smaltimento e trasporto dei rifiuti speciali e pericolosi e permettere controlli antimafia grazie ai dati raccolti.
Io nacqui nella prateria dove il vento soffiava liberamente e dove non c'era nulla a bloccare la luce del sole. Io nacqui dove non c'erano recinti e dove ogni cosa respirava liberamente. Io voglio morire là, e non dentro questi muri.(Dieci Orsi, Comanche Yamparika)
7. Incentivare la sostituzione (rottamazione) obbligatoria di elettrodomestici con sorpassati motori elettrici. Con i motori ad alto rendimento si può risparmiare fino al 70% di en. elettrica rispetto ai vecchi motori di: lavatrici, lavastoviglie, asciugacapelli, frullatori, frigo, ecc. Ciò farebbe risparmiare del 60% dei consumi elettrici nazionali! Nella fattispecie quelli attuali hanno un etichetta A . Es. i frigo consumano fino al 60% in meno rispetto alla “vecchia” classe A, con un risparmio in bolletta di 40 euro l’anno.
Nel contempo eliminare tutti gli ostacoli alla diffusione delle apparecchiature efficienti, che sono di 3 tipi: una scarsa propaganda con pubblicità informative ancora poco chiare e convincenti; insufficienti ausili finanziari e fiscali da parte dei vari livelli di Governo per sostenere gli ancora elevati costi iniziali; la non facile reperibilità sul mercato di tutti i prodotti a costi competitivi (a causa non solo del costo di produzione e materie prime ma anche ma anche per gli scarsi ordinativi) e delle necessarie competenze tecniche per l’installazione e manutenzione di tali strumentazioni.
I bianchi credono che la luna sia solo la luna:noi diciamo che è nostra nonna. Pensano che il tuono non sia altro che il tuono:noi lo chiamiamo nonno.Il sole è per loro una grande palla di fuoco:noi lo conosciamo come nostro fratello Teorwirate.
8. Attivazione in ogni Regione (e a livello centrale) nell’ambito degli Assessorati (e dei Ministeri) dell’ambiente e delle attività produttive, dell’Ageas, l’agenzia per la produzione di energie alternative e lo sviluppo sostenibile avente il compito di sfruttare i milioni di euro assegnati ai Por (Programmi operativi regionali) dal Fondo sociale europeo, per promuovere occupazione e mobilità geografica e professionale dei lavoratori per facilitare l’adeguamento alle trasformazioni industriali e i cambiamenti dei sistemi di produzione con formazione e riconversione professionale.
Ho sentito che intendete metterci in una riserva vicino alle montagne. Io non voglio andarci. A me piace scorrazzare nelle praterie. Lì mi sento libero e felice, ma quando ci stabiliamo in un posto diventiamo pallidi e moriamo. (Satanta, capo dei Kiowa)
9. No al ritorno del nucleare sia per gli alti costi che per la sicurezza. Il materiale per la produzione di energia atomica (es. uranio) negli ultimi anni ha aumentato il suo prezzo sul mercato di molti euro essendo un materiale finito... finito nel senso che non è infinito, ne esiste un tot sul pianeta.. e quindi in base alle richieste il prezzo aumenta. Ce poi
il costo di smaltimento delle scorie nucleari. Quanto costerà stoccare le scorie e cosa principale: dove le metteremo? Le scorie possono durare dai 100 ai 10000 anni. Quanti soldi ci vorranno per pagare delle aziende che si occuperanno dello stoccaggio?... e poi.. alla luce degli avvenimenti di oggi... esiste un posto "sicuro" che possa durare 10000 anni?...Cosa lasceremo alle future generazioni se iniziamo ora a creare delle sostanze che non possono essere smaltite e non sono sicure? Noi pensiamo solo a noi... non valutiamo chi verrà dopo... e non è giusto.. perché allora non provare con altro? A Chernobyl nascono ancora bimbi malati di malattie tumorali!
Nessuno ha il diritto di vendere, anche ad un'altra tribù e men che meno agli stranieri...Vendere un Paese! Perché non vendere l'aria, le nuvole, e il grande oceano con tutte le sue terre! Non è forse vero che il Grande Spirito li ha creati per i suoi figli? (Tecumseh, Shawnee )
10. Perché non si crea anche una ditta statale che realizzi impianti di energia rinnovabile? lo Stato (magari riconvertendo in parte Fincantieri e Finmeccanica con Ansaldo energia) dovrebbe investire quei miliardi di euro per costruire impianti fotovoltaici, eolici e di cogenerazione in tutte le strutture pubbliche, palazzi comunali, ospedali, scuole italiane, palestre comunali, impianti sportivi.. ovunque. Facendo così si inciderebbe notevolmente sulle spese dello Stato, avendo un rientro economico a livello energetico, quindi meno spese = minor tasse, più energia pulita, meno scorie, più lavoro per la costruzione degli impianti, la manutenzione.... svegliamoci! Per evitare dunque il ridimensionamento o la chiusura degli stabilimenti di Fincantieri e Finmeccanica, devono essere riconvertiti in parte allo scopo di ricollocare i lavoratori per la realizzazione di un nuovo tipo di commesse: pannelli solari e fotovoltaici e minieolico.
I malvagi lavorano più duramente per andare all'inferno di quanto non facciano i giusti per andare in paradiso. Josh Billings
Aggrappiamoci alle rinnovabili. Il ritorno economico e sociale oltre che ecologico da tale settore è assicurato!
Una macchina è in grado di lavorare come cinquanta uomini comuni, ma nessuna macchina può svolgere il lavoro di un uomo straordinario. Elbert Hubbard
Sostenere la diffusione delle energie rinnovabili attraverso le bollette elettriche significa sostenere l’unico settore economico capace di futuro in un momento di crisi profonda e sistemica delle tradizionali economie industriali. Il sacrificio richiesto alle famiglie in termini di maggiori costi sulla bolletta elettrica è irrisorio rispetto ai vantaggi ottenuti dall’intero sistema economico italiano ed è irrisorio anche rispetto alle altre voci che pesano sulla bolletta. Bisogna dunque razionalizzare gli incentivi alle rinnovabili ma non bloccare il mercato!
La bolletta della luce comporta anche il pagamento delle imposte, che pesano complessivamente per il 14% sul totale. Si tratta delle imposte sul consumo, o accise (imposta erariale più addizionali degli enti locali) e dell’IVA (cha ha un’aliquota pari al 10%): queste tasse sono applicate sulla quantità di energia effettivamente consumata.
La bolletta della luce, inoltre, prevede degli oneri generali di sistema, dei contributi previsti per legge e destinati a specifiche finalità tra cui: la componente A3 per la promozione delle fonti rinnovabili; la componente A4 per il mantenimento di regimi tariffari speciali; la componente A5 per i contributi a ricerca e sviluppo; la componente A2 per lo smantellamento delle centrali nucleari

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