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31 Ottobre 2005  carlo madaro  lecce  Progetto Gaia 
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COMUNICATO STAMPA
Più di 750mila persone perdono la vita ogni anno negli USA, a causa di qualcosa di molto più comune e che raramente viene percepito come pericoloso dall’opinione pubblica: la medicina moderna. Secondo il pionieristico studio “Death by Medicine” pubblicato nel 2003 dai dottori Gary Null, Carolyn Dean, Martin Feldman, Debora Rasio e Dorothy Smith, 783.936 persone negli Stati Uniti muoiono ogni anno a causa di errori della medicina convenzionale. Stando alle cifre diffuse da Gary Null, dopo uno studio che ha visto l’analisi dettagliata di migliaia di cartelle cliniche , gli Stati Uniti sostengono ogni anno costi per 282 miliardi di dollari a causa di morti dovute a errori medici o a malattie iatrogene (dovute all’effetto nocivo di una terapia praticata per guarire un’altra malattia. Sfortunatamente, accettando le terapie della medicina tradizionale, i pazienti scelgono volontariamente di andare incontro alla principale causa di morte in America. Una rapporto datato 1995 riguardo alle malattie iatrogene ipotizza che “oltre un milione di pazienti ogni anno subisce lesioni negli ospedali americani, e approssimativamente 280mila di essi muore in seguito ai danni subiti. Oggigiorno gli Americani sono abituati a risolvere i loro problemi nel modo più rapido possibile, anche quelli riguardanti la salute, e perciò fanno forte affidamento sulla prescrizione di medicinali per guarire da qualsiasi malattia dato che oggi esistono pressoché infinite tipologie di medicinali. Per ogni disturbo, reale o immaginario, c’è di sicuro qualche costoso farmaco che è in grado di curarlo; ed è ancora più sicuro che il farmaco scelto abbia diversi effetti collaterali, tra cui le numerose e molto spesso imprevedibili reazioni allergiche. Il problema è che la stessa situazione è diffusa, da quattro decenni, in tutta Europa. Il modello americano ancora una volta viene assorbito nel Vecchio Continente con costi sociali di maggior portata tenuto conto anche della “pubblicità” dei vari sistemi sanitari nazionali (e l’Italia ne è il caso emblematico), della facilità con cui si ottiene la prescrizione di farmaci e dello strapotere delle lobby farmaceutiche. Ultimamente sta assumendo sempre più importanza anche la problematica “etica” di questa situazione. In termini pratici, con etica intendiamo l’insieme delle regole e delle linee guida morali che governano il modo di operare di persone o di determinate professioni. Alcuni principi etici sono radicati fin dalla nostra infanzia, altri invece vengono creati specificatamente. Ad esempio, in tutte le facoltà di medicina i neo-dottori prestano il Giuramento di Ippocrate in una forma moderna: alcune versioni sono identiche tra loro, e comunque nessuna include la possibilità di tralasciare la cura medica migliore in favore di quella che garantisce un maggior ritorno economico. Queste sono le orribili statistiche sulla medicina convenzionale che il cittadino non conosce. La medicina ortodossa è criticata con sempre maggiore insistenza perché i lobbisti delle case farmaceutiche spingono i legislatori a negare ai cittadini i benefici delle cure naturali. Anche per tali motivi imporre la vaccinazione ai bambini delle coppie di Taviano per malattie ormai quasi del tutto scomparse dal nostro Continente, oltrechè costituire una prassi obsoleta e superata dalle più recenti teorie della moderna medicina, è stata una palese violazione dell’art.32 della Costituzione e per questo mi opporrò, fino a proporre questione di legittimità costituzionale della stessa legge sulle vaccinazioni obbligatorie, affinché all’udienza di mercoledì 2 novembre vengano riconosciuti i diritti della libertà di cura.
Lecce 30/10/2005
ITALIA DEI VALORI
Il Presidente provinciale – LECCE
Avv.Carlo Madaro


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