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09 Gennaio 2004  Niko  Guspini  Progetto Gaia 
Rispondi INVIA UN TUO MESSAGGIO CON LO STESSO TITOLO   Ecosostenibilità
L'ecosostenibilità può essere definita come la politica (personale o della comunità) rivolta al controllo delle proprie azioni in modo tale che gravino il meno possibile sull'ambiente. Una dieta eco-sostenibile è perciò quella che ha un impatto minore sull'ambiente e quindi sugli animali e le piante, salvaguardando la biodiversità.
E' una defiizione che trovate corretta?

Sul forum di animalieanimali.it da qualche tempo è sorta una discussione nata dopo aver presentato i risultati di una ricerca (di cui nessuno è, per ora, riuscito a indicarmi la fonte ufficiale) le cui conclusioni sono grosso modo queste:
se tutta la popolazione umana diventasse vegan le conseguenze sulla biodiversità e l'integrità degli ecosistemi sarebbero catastrofiche. Il motivo? Convertire l'agricoltura esclusivamente al consumo umano diretto comporterebbe l'uso di una tale mole di pesticidi e diserbanti o, nel caso dell'agricoltura biologica, di insetti (coccinelle) tale da causare l'estinzione, nel giro di pochi anni, di un'elevata percentuale di anfibi, rettili e insetti, modificando così irrimediabilmente gli equilibri dell'ambiente.

Vi chiedo:
- siete a conoscenza di un tale studio? Sapete citarmi la fonte? In base alla vostra esperienza lo trovate attendibile? Valido? Perché?
- Quali sono le caratteristiche di una dieta ecosostenibile? Ha, in base alle vostre conoscenze, un maggiore impatto sull'ambiente la dieta vegan o l'onnivora? Sapete citare delle fonti uficiali a conferma del vostro pensiero (non provenienti da siti di "parte")?

Se è possibile, scrivete quali sono le vostre conoscenze sull'ambiente. E' uno dei vostri interessi che approfondite in quanto tale o con le tematiche ambientali ci lavorate?

Grazie per l'aiuto

15 Gennaio 2004  Stefano Chiari  Milano  Progetto Gaia 
Rispondi INVIA UN TUO MESSAGGIO CON LO STESSO TITOLO   Ecosostenibilità
E' difficile parlare di una ricerca senza prima averla in mano, si rischia di dire delle inesattezze o di andare fuori tema, quindi, tutto quello che segue non deve essere preso come una critica a questo (fantomatico?) studio, ma come riflessioni che hano valore 'in se'.


Detto questo, dal messaggio sembra di capire che la tesi di questa ricerca sia, in parole povere:
"se tutta la popolazione umana diventasse vegan, l'abnorme aumento di richiesta di cibi vegetali porterebbe all'aumento della superficie mondiale coltivata, nonche' alla spinta all'aumento di produttivita' della stessa - ovvero: un vegetariano, o peggio un vegano, consuma piu' risorse naturali di un onnivoro".
Se questa non fosse la tesi (piu' o meno implicita), non potrei capire a che cosa dovrebbe essere dovuto questo spaventoso aumento di pesticidi o di 'insetti amici' (che comunque non sono strumenti dell'agricoltura biologica, ma di quella integrata), di cui si sta parlando.


Questa tesi e' semplicemente falsa, oppure i risultati della ricerca sono stati presentati in modo fuorviante all'intero del forum.
Questa tesi infatti viene confutata immediatamente dal calcolo dell'impronta ecologica, che non e' altro che una misura della "quantita' di suolo terrestre" di cui necessitiamo per avere tutte le risorse naturali che 'consumiamo' con il nostro stile di vita.


Il calcolo puo' essere eseguito semplicemente compilando questa form


http://www.wwf.it/ambiente/sostenibilita/calcoloimpronta.asp


Provando a tenere fissi tutti i parametri tranne quelli legati all'alimentazione, si puo' calcolare l'impronta ecologica di un onnivoro e compararla con quella di un vegetariano, o meglio di un vegano.
E' interessante notare come, eliminando qualsiasi cibo di origine animale (opzione vegan), l'impronta cali di circa il 30%
Una riduzione importante, che sta a indicare come la superficie agricola necessaria per il nostro sostentamento cali notevolmente eliminando pascoli e coltivazioni finalizzate all'allevamento!


Solo per fare un esempio, da 1 acro di terra si possono ottere piu' di 18.143 chili di patate... oppure solo 113 chili di manzo, considerando tutto il processo produttivo che comprende: pascoli, superficie agricola necessaria per i mangimi (oltre al pascolo, naturalmente), superficie delle stalle.
[fonte: Tom Aldrige and Schlubach, "Water Requirements for Food Production," Soil and Water, no. 38 (Fall 1978), University of California Cooperative Extension, 13-17; Paul and Anne Ehrlich, Population, Resources, Environment, (San Francisco: Freeman, 1972), 75-76 ]


Si possono trovare centinaia di dati di questo tipo (tutti con rispettiva bibliografia), riguardanti anche l'utilizo di acqua e l'inquinamento da combustibili fossili e non, nel sito


http://www.alimentazionesostenibile.org/


soprattutto (ma non solo) sotto la voce "Dati mucca103.org"


Insomma, i cibi di origine animale hanno un impatto ambientale maggiore di quelli vegetali... semplicemente perche' gli animali si nutrono di vegetali, e ci restituiscono solamente una piccola parte di questi nutrienti in forma di carne, perche' la maggior parte di questi sono 'bruciati' per la crescita e il sostentamento dell'animale stesso.


Questa e' un'altra forma del famigerato "secondo principio della termodinamica", secondo il quale una qualsiasi 'macchina' NON puo' avere un rendimento del 100% ... una parte considerevole dell'energia del 'combustibile' viene sempre irrimediabilmente persa.
Per una descrizione intuitiva di questo concetto, consiglio la lettura del saggio di Isaac Asimov "la quaresima prossima ventura" del 1975 - scritto quindi in "tempi non sospetti".
Il saggio si trova sul sito www.alimentazionesostenibile.org sotto la voce "Un testo di Asimov"


Una lettura fondamentale sull'argomento, rimane comunque il libro
"Ecocidio" di Jeremy Rifkin - mondadori


Spero di essere stato utile e... di non aver divagato troppo.


Ciao!
Stefano

27 Gennaio 2004  massimo degiuli  milano  Progetto Gaia 
Rispondi INVIA UN TUO MESSAGGIO CON LO STESSO TITOLO   Ecosostenibilità
Sono molto interessato alla sostenibilità ambientale della produzione alimentare atta a soddisfare il bisogno alimentare di tutti nell'equità, salvaguardando la vita di tutti gli animali.
Perciò studio cucina naturale vegan e terapie alimentari connesse; inoltre studio ciò che attiene all'impronta ecologica. Vorrei conoscere chi (in particolare a Milano) è appassionato a questi argomenti per scambio conoscenze e, magari, agire insieme per diffonderle.
Ciao, grazie a presto.

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